Descrizione
Prosegue Educazione Emotiva, la rassegna di incontri sui temi di genere ed il contrasto alla violenza e alla discriminazione. Il secondo appuntamento è previsto per mercoledì 4 maggio alle ore 20.30 alla Casa della Cultura. Parleremo del cosiddetto body shaming - la derisione per una caratteristica dell’aspetto fisico - insieme alla psicologa Ameya G. Canovi e alla biologa nutrizionista Claudia Conti.
Commenti inopportuni, critiche relative all'aspetto fisico: il fenomeno del body shaming, oggi più che mai amplificato dai social, può essere distruttivo se ne siamo vittime. Deridere una persona per il suo aspetto, prendendo di mira ad esempio la magrezza, l'altezza o il colore dei capelli è una forma di discriminazione molto diffusa, più di quanto si possa immaginare. A tal punto che la maggior parte di noi la pratica anche inconsapevolmente, perché lo abbiamo appreso dal contesto in cui viviamo.
Insultare gli altri sfruttandone le caratteristiche fisiche non solo è sbagliato, ma grazie alla crescente consapevolezza sulla tematica è sempre meno socialmente accettato. D'altro canto però i social possono contribuire a facilitare questa forma di bullismo, che fa stare davvero male chi lo subisce. Ecco perché è importante aumentare la nostra consapevolezza sul body shaming e capire come reagire se ne siamo vittime. Cosa succede, inoltre, quando i primi a criticare il nostro corpo siamo noi?