L’Aedes albopictus, meglio conosciuta come zanzara tigre, è diventata da alcuni anni una spiacevole compagna delle nostre estati: oltre a essere estremamente fastidiosa, essa rappresenta anche un vettore potenziale di malattie trasmissibili all’uomo, come dimostrano i casi di focolai epidemici di malattia da virus Chicungunya, verificatisi nel 2007 in alcuni centri della Romagna.
Riproduzione
La zanzara tigre si riproduce deponendo le uova in piccole raccolte di acqua stagnante: sottovasi, tombini, bidoni, copertoni usati e altri contenitori in cui si deposita l’acqua. Qualsiasi contenitore artificiale, anche piccolo come un barattolo, può far nascere decine e decine di zanzare e diventare un focolaio d’infezione. Le uova vengono deposte all’asciutto, poco sopra il livello dell’acqua. Quando, in seguito a pioggia o annaffiatura, l’acqua le sommerge, queste si schiudono e nascono le larve, che in sette giorni diventano adulte e si alzano in volo.
Prevenzione e monitoraggio
Ogni anno viene emanata un’ordinanza del Sindaco (visibile nel riquadro laterale), con la quale sono stabilite le misure per la prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse, in particolare, dalla zanzara tigre.
Tuttavia, è fondamentale la piena collaborazione dei cittadini nella lotta alla zanzara tigre: assai numerosi, infatti, sono i focolai presenti nella proprietà privata. Per prevenire l’instaurarsi di focolai d’infestazione nei propri cortili, è necessario osservare alcuni semplici ma fondamentali comportamenti:
- Eliminare l’acqua stagnante da qualsiasi tipo di recipiente (ad esempio, pozzetti, sottovasi, innaffiatoi, bidoni dell’orto e pluviali, teli di copertura, vasi ornamentali e piccole cavità negli alberi).
- Trattare periodicamente i ristagni d’acqua dei tombini con i prodotti insetticidi specifici, acquistabili in tutte le farmacie. Si ricorda che non è sufficiente usare una volta sola i larvicidi! I trattamenti vanno ripetuti periodicamente per tutta l’estate.
- Informare i vicini di casa, chiedendo la loro collaborazione.
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Per ogni informazione è possibile consultare il sito Internet www.zanzaratigreonline.it curato della Regione Emilia Romagna.
Pagina aggiornata il 29/03/2025